Scritto da: Francesca Magni
Le balene, la Blue Lagoon, i pulcinella di mare! Le balene, gli iceberg, la cascata di Dettifoss e quella dove si cammina dietro! Il territorio vario ed estremo, desolato, verdissimo, i fumi bianchi che escono dalla terra! Le balene, i pulcinella di mare, il ghiacciaio azzurro, il muschio, la lava, le pozze di acqua calda!
Alla domanda “cosa vi è piaciuto di più di questo viaggio?”, le risposte arrivano una sopra l’altra, impossibile stabilire un ordine di preferenza delle cose viste. E anch’io che per tirare le somme amo stilare classifiche, resto avvinta da una massa di sensazioni senza gerarchia. Era un viaggio che non avevo sognato né immaginato e forse per questo è riuscito a conquistarmi senza riserve. Persino il tempo atmosferico, così estremo, ora mi pare parte non solo ovvia ma felice dell’assaporare questa terra del nord.
Cosa direste a chi vuole partire per l’Islanda?, chiedo ai miei compagni di viaggio.
“Coprirsi molto”, dice Luigi che voleva mettere in valigia solo un k-way, perché tanto è giugno.
“Assolutamente vedere le balene e vestirsi a cipolla” dice Costanza che più di due strati non ha mai messo, e regolarmente tremava.
“Portare scarpe più pesanti di quelle che avevo io”, dice Filippo.
Per lasciare a chi volesse partire anche qualche indicazione pratica, oltre alle nostre sensazioni (rappresentate nella foto sopra, scattata sulla collina alle spalle del geyser), ecco i pochi consigli che ci sentiamo di dare.
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