pronuncia giapponese
(Amélie Nothomb Stupore e tremori)
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Amélie Nothomb, Stupore e tremori (Guanda, 2006, € 7,50). «Mi vide ed esclamò: “Amélie-san!”. Lo disse in quel modo giapponese formidabile che consiste nel confermare l’esistenza di una persona lanciando nell’aria il suo nome» (pag. 110). Mi viene in mente una collega che non ha mai perdonato i suoi per averla chiamata come il fratello, solo una “a” di differenza. Conosco persone che nemmeno si chiamano, per nome. Soprannomi distratti. Cognomi distanzianti. Nomignoli che etichettano. Epiteti che distolgono. O nomi abbaiati che prendono la forma di un rimprovero. Com’è bello quel -san da attaccare per riguardo. Ricordo come mia nonna diceva Francesca: lo lanciava nell’aria e col tono ci attaccava un sorriso. Voglio esercitarmi in pronuncia di nomi alla giapponese.
Pubblicato su Donna Moderna n. 36, 2010
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Tags: Amélie Nothomb, Guanda, Stupore e tremori
Ho finalmente letto un romanzo di Amélie Nothomb. Mi proponevo di farlo da molto tempo e ho inziato proprio da stupore e tremori. Mi piace moltissimo la scrittura della Nothomb. Mi piace l’uso che fa delle similitudini, mi piace la sottile ironia che si respira ad ogni riga.
L’ho letto in un soffio incapace di sollevare gli occhi da quel libricino. Ho apprezzato la tagliente critica verso il sistema lavorativo e gerarchico Giapponese, mi sono indignata e vergognata con lei…
Amélie Nothomb mi ha incantata ed ora sono curiosa di leggere gli altri romanzi che ha pubblicato…