Ex voto di Eugenio Montale
Accade
che le affinità d’anima non giungano
ai gesti e alle parole ma rimangano
effuse come un magnetismo. È raro
ma accade.
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Può darsi
che sia vera soltanto la lontananza,
vero l’oblio, vera la foglia secca
più del fresco germoglio. Tanto e altro
può darsi o dirsi.
–
Comprendo
la tua caparbia volontà di essere sempre assente
perché solo così si manifesta
la tua magia. Innumeri le astuzie
che intendo.
–
Insisto
nel ricercarti nel fuscello e mai
nell’albero spiegato, mai nel pieno, sempre
nel vuoto: in quello che anche al trapano
resiste.
–
Era o non era
la volontà dei numi che presidiano
il tuo lontano focolare, strani
multiformi multanimi animali domestici;
fors’era così come mi pareva
o non era.
–
Ignoro
se la mia inesistenza appaga il tuo destino
se la tua colma il mio che ne trabocca,
se l’innocenza è una colpa oppure
si coglie sulla soglia dei tuoi lari. Di me,
di te tutto conosco, tutto
ignoro.
–
[tratto da Satura, Oscar Mondadori 2009]
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Tags: Eugenio Montale, Ex voto, poesia, Satura
Davvero bella questa poesia; non la conoscevo. Montale riesce a rendere le immagini delle sue poesie subito vividissime davanti ai miei occhi. La mia preferita è “I limoni”: i suoi colori sono bellissimi!
A 17 anni sapendo che non avrei potuto scrivere qualcosa del calibro di Xenia di Montale ho deciso di smettere di scribacchiare poesie e dedicarmi alla malinconia.
Poi ci sono ricaduto ma è stato difficile venire a patti con quello che aveva scritto il poeta italiano più influente e seminale dello scorso secolo.
Il più moderno.
Se avete voglia di fare un salto sul blog https://narcostrocche.blogspot.it/ troverete le mie cianfrusaglie poetiche.