qualche verità sull’amore
(Daniel Glattauer La settima onda)
Tempo di lettura: 2 minuti
Domani arriva in libreria La settima onda di Daniel Glattauer (Feltrinelli, 2010, traduzione di Leonella Basiglini, € 16,00). L’ho letto due sabati fa, grata del privilegio di averlo in anteprima: aspettavo il ritorno di questo autore (classe 1960, giornalista e scrittore viennese) da febbraio, dopo il suo primo libro, Le ho mai parlato del vento del Nord. Mi aveva colpita per la capacità di penetrare le dinamiche di relazione fra un uomo e una donna e di calarle nella più contemporanea delle declinazioni, quella del corteggiamento via e-mail. Un romanzo fatto di soli scambi di posta elettronica, ma per nulla banale. Che gioia quando un’amica che sa il tedesco ha scoperto nel sito di Glattauer l’esistenza di un seguito! Eccolo qua finalmente tradotto (e bene), con una bella copertina che richiama quella del primo libro e, come quella, ne riassume l’epilogo. La relazione epistolare fra Emmi Rothner e Leo Leike, nata da una mail inviata per errore, era giunta al culmine della passione e, al limite dello svelamento e di un incontro a lungo sospirato, era arrivata a uno stop: Leo partito per Boston, la sua casella di posta chiusa. È da lì che riparte il sequel – inevitabile perché nessuna vera passione svanisce senza aver avuto un decorso, come ben sa Emmi che infatti scrive a Leo «la “nostra” storia non era ancor finita. La fuga non è mai un punto d’arrivo, è sempre e soltanto un rinvio». Ma le cose si complicano quando Leo le racconta perché, nove mesi prima, ha deciso di partire per Boston… Mi fermo qui, non mi perdonereste se aggiungessi altro. Posso dire però che la settimana onda è quella che, secondo una leggenda, non segue il corso previsto di tutte le onde, ma improvvisa, arriva più alta e poi trascina via, verso il largo. La settima onda diventa, in forma di metafora, una delle tante possibilità dell’amore che questo libro indaga. Se vi è capitato di sentirvi sciocchi per una passione virtuale, leggerlo (si finisce in due ore) vi dà sollievo. E una certezza: le verità dell’amore sono tante. Almeno una per ognuno di noi.
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Tags: amore, Daniel Glattauer, Feltrinelli, La settima onda, virtuale
Ottima recensione, ma soprattutto ottima scelta del libro.
Hai altri libri da consigliarmi sapendo che di questi due io me ne sono innamorata?
Ciao Laura, così, su due piedi, mi vengono in mente tre titol.
Il primo è Un giorno di David Nicholls di cui qui trovi la recensione.
Poi Né di Eva né di Adamo di Amélie Nothomb (Voland): lo so, penserai che sono fissata con il Giappone e in parte è vero, però questo libro l’ho letto ben prima di pensare a questo viaggio ed è una storia d’amore piena di ironia e di effetti alla “Lost in translation”, perché Amélie Nothomb è stata fidanzata con un giapponese. Il finale del libro è bellissimo, e lei scrive in modo irresistibile.
Poi credo potrebbe piacerti anche Una donna in bilico di Lucia Extebarria (Guanda): anche qui c’è una storia d’amore ma soprattutto ci sono tutte le ragioni profonde per cui una donn spesso finisce con un uomo sbagliato. È un libro con anche lati bui, ma la scrittrice spagnola riesce a renderlo pieno di ironia. E il senso è che una storia giusta è possibile…
Se ne scegli uno, poi fammi sapere! E aspetto la tua recensione qui, se ti va.
grazie per la recensione……il primo mi è piaciuto molto ma si sà come si può cadere in basso con i sequel(non solo cinematografici!!!)…..
mi hai rifatto scoccare la scintilla…..l’avevo addocchiato ieri ma ero titubante….
grazie dei consigli
Anch’io lo aspettavo quanto lo temevo. È stata una conferma dell’abilità di Glattauer nel penetrare certi meccanismi delle relazioni. Ma aspetto un tuo parere, dopo che l’avrai letto.
[…] qualche verità sull'amore (Daniel Glattauer La settima onda) (364) […]
ho letto entrambi i libri mi sono piaciuti molto . . . . intensissimi i momenti di introspezione dei protagonisti. Il tema scelto dall’autore è estremamente attuale in quanto molti amori nascono nel virtuale con tutta una serie nuova di emozioni e di sorprese!!!
A chi non l’avesse ancora letti auguro una buona lettura …
Marinella
grazie per questa recensione e per questo blog….
sono una lettrice accanita ma questo blog con le tue recensioni e i vostri commenti mi fa venire ancora più desiderio e voglia di leggere….
Che bello quello che dici! Ti ringrazio, Susy, e soprattutto ti aspetto con recensioni, commenti, pensieri e consigli. A presto!
Ciao, ho letto i libri in quanto mi sono stati consigliati dal mio “Leo” virtuale, e quando li ho finiti entrambi ho pensato che Glattauer mi avesse spiato in quanto la storia è uguale uguale alla mia … tranne per il lieto fine.
Cosa devo pensare di chi mi ha consigliato di leggerli? Voleva farmi capire qualcosa? Complimenti per il blog!!!
Ciao Francesca e benvenuta! Ero certa che quei libri raccontassero una storia di oggi, e sotto sotto mi chiedevo anche quanto fosse realistico il finale. Dubitavo, per essere sincera, che Glattauer avesse forzato un po’ i fatti, la realtà è spesso più complicata, ma gli ero grata proprio per averci fatto credere nella possibilità. Chissà, forse chi ti ha regalato quei libri voleva regalarti almeno questo, una speranza…
Scusate, rimbalzo qui dall’ultimo post di Francesca sui libri della Feltrinelli. Sono fuori tema forse, ma mi chiedevo se i due romanzi di Glattauer sono uno la continuazione dell’altro oppure posso essere letti separatamente?
Perchè, viste le recensioni entusiastiche del blog mi sono comprata “La settima onda” ma non vorrei perdermi qualcosa di assolutamente importante leggendo il secondo senza aver letto il primo….
Devi assolutamente leggerli in sequenza!
Prima Le ho mai raccontato del vento del Nord e DOPO La settima onda. Mi spiace. Se vuoi il primo te lo presto, biblioteca Magni a domicilio quando vuoi 😉
Sono proprio fortunata,
ho una biblioteca fornitissima, vicino a casa e che fa pure le consegne a domicilio!
Finisco un bellissimo libro di Zola che ho appena iniziato (a proposito dei classici, è difficile che ti deludano!) e poi posso procedere con Glattauer!
Finito il primo della serie, come sempre le recensioni di Francesca colgono nel segno! A breve lo restituirù alla fornitissima biblioteca di fronte a casa.
Carino il refuso…. la settimana onda al posto della settima onda.
Non mi sono fermata ai due romanzi di Glattauer ma ho già letto anche – In città zero gradi -.Sarò sincera generalmente quando mi avvicino ad un nuovo autore i primi libri sono bellissimi ma via via che ne escono perdono di intensità. Per esempio il terzo libro – In città zero gradi- e’ sempre una lettura capace di empatia,ironia e tenerezza ma per me meno intelligente più scontato o semplicemente l’ho letto in un momento che ne avevo ricevuti (Natale) tanti in regalo e quindi la voracità di leggerlo mi ha tolto quel piacere che ho provato per i primi due, forse l’ho trovato un po’ meno reale,meno curioso,un po’ favola.