Daria Bignardi Un karma pesante
Scritto da: Roberta Diliddo
Daria Bignardi, Un karma pesante (Mondadori, 2010, € 18,50). Ci sono persone che nascono con la camicia, sono quelle a cui tutto va per il verso giusto, tutto sembra essere facile, quasi predestinato. Altre invece sembra debbano conquistare tutto a fatica e mai pienamente. Forse è vero, forse alcuni hanno una stella fortunata, una specie di via preferenziale, ma è anche vero che per gli altri a volte la zavorra che tiene con i piedi per terra è quasi una scelta un “non poterne fare a meno” Sì, perché a volte quel piacere un po’ sadico che ti porta a credere di vivere una vita di qualità solo nel momento in cui soffri, stai male, distruggi quello che con fatica costruisci ti rende la vita difficile, faticosa. Questo romanzo è un volo leggero, una piacevole lettura in compagnia di Eugenia. Una vita tra Londra, New York, Milano alla ricerca di equilibrio. Una donna che conosce bene quella irrequietezza che ti porta a cercare sempre altrove una serenità che sembra irraggiungibile. Lo stesso rapporto con le persone diventa difficile, quell’intimità spaventa è troppo poco razionale per saperla gestire. Non a caso la sola cosa che in qualche modo riesce a gestire serenamente è il lavoro. La sua determinazione dà rassicuranti frutti. Il resto… è karma pesante. Eugenia è una donna che non lascia indifferente o la ami o la odi. Io ho amato lo scricciolo che scappa dalla sofferenza e goffa prova a trovare una tana dove nascondersi. Ho odiato la donna puntigliosa, rigida e severa, sempre pronta a dare il suo punto di vista. Alla fine ho odiato e amato me stessa…
Post letto 3818 volte
Tags: Daria Bignardi, Mondadori, Un karma pesante
[…] Daria Bignardi Un karma pesante (329) […]
banale, scontato; non ho letto il primo libro della Bignardi (non mi attirava, non ce la vedo come scrittrice) ma se ne è sentito parlare bene e ha vinto premi… Così…. Ma il “Karma” è stato solo una gran delusione che conferma le mie impressioni iniziali. Inutile leggere qs libro
forse mi ha un pò delusa ma non è stata una lettura spiacevole. Il precedente “Non vi lascerò orfani” rispecchiava di più il mio modo di essere
Scusa Manuela, ma io credo che non sia mai inutile leggere un libro. In ogni caso, come sostiene Daniel Pennac (mio liberatore morale), nessuno ci obbliga a finire un libro che non ci piace.
La lettura deve essere un piacere, se eri così prevenuta sulla Bignardi forse potevi orientarti su scrittori a te più congeniali.
Tutto si può criticare , ma ho trovato Eugenia Viola interessante ,
con le sue fragilità e le sue insicurezze.
Mi piacerebbe sapere quanto ci sia di autobiografico ….
Mi piace Daria Bignardi. Il suo ultimo libro mi è piaciuto meno.
Alla fine alla cara Viola va tutto bene.
Persino uno spot su una crema per le emorroidi riserva premi e riconoscimenti.
C’è chi nasce con la camicia e a volte fa finta di dimenticarsi di averla addosso.
Ma non è proprio come chi la camicia non l’ha mai avuta.
Il karma, quando è pesante, è diverso da così.
Il libro comunque si fa leggere.
Ho una mamma che valuta i libri in base alla scorrevolezza.
Questo merita quattro cuscinetti a sfera.
Ho letto entrambi i libri di Daria Bignardi. Li ho trovati diversamente piacevoli per le plurisfaccettature nelle quali ogni lettore può rispecchiarsi. Soprattutto mi ha colpito il dialogo con lo zio materno…. e il pezzo nel quale Mandy incita Eugenia “Bisogna fare del proprio meglio per essere felici”…alle volte si fa presto a dimenticare…una cosa così fondamentale per la serenità nostra e di chi ci sta accanto.