una donna che sa accogliere il buio
(Christa Wolf Cassandra)
xxx
Tempo di lettura: 30 secondi
Christa Wolf, Cassandra (e/o, 2009, € 8,00). Da piccola vedevo questo libro stazionare sul comodino di mia zia. Di recente è stato riedito: per la 23ª volta. Ma non mi sono decisa finché non è stata un’amica a passarmelo: parlavamo di uomini, del loro bisogno di azioni e di trionfi; incapaci di accettare che in certi momenti della vita viene buio e non c’è azione possibile. Come siamo diverse noi, dicevamo. Allora lei mi ha dato il libro, aperto a pagina 165. È Cassandra che parla: «Voglio vedere questa luce ancora una volta. La luce che vedevo in compagnia di Enea. La luce dell’ora che precede il tramonto. Quando ogni oggetto comincia a brillare autonomamente e a porre in risalto il colore che è suo. Enea diceva: per riaffermarsi ancora una volta prima della notte. Io dicevo: per consumare fino in fondo ciò che resta della luce e del calore e poi accogliere il buio e il gelo dentro di sé». Ho letto due volte di seguito la storia intensa e infelice di questa donna. Ora Cassandra abita sul mio comodino.
xxx
(Pubblicato su Donna Moderna n. 21, 2011)
xxx
xxx
Post letto 1674 volte
Tags: Cassandra, Christa Wolf, donne, E/O, mitologia
E’ un libro coinvolgente. Ogni donna mentre lo legge è Cassandra.
[…] Valentina: E' un libro coinvolgente. Ogni donna mentre lo leg… […]
Lo lessi molti molti anni fa e mi piacque da morire. Sarà arrivato il momento di rileggerlo da un’angolazione più matura e vedere se mi fa ancora lo stesso effetto?
Molto bello sempre della stessa autrice è Medea. Voci. Un’altra storia ambientata nel mito, ma che ha profondi risvolti attuali: il conflitto mondo maschile – femminile, ma anche il binomio oriente occidente. Un vero pozzo di suggestioni difficili da cogliere in una sola lettura.
Medea è un altro ritratto meraviglioso, potente e pieno di pieghe e risvolti. L’ho letto e poi riletto a pezzi, sottolineato e compulsato. La capacità di restituire archetipi è il livello più alto che uno scrittore possa raggiungere. Christa Wolf ce l’ha