il regalo più bello
(…anche se nessun bambino lo vuole!)
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Sarà l’ultimo pacchetto ad essere aperto, perché si vede subito che cos’è. Sarà il primo regalo a essere lasciato in un angolo. Toccherà a voi metterlo via, la sera di Natale, mentre vostro figlio o figlia andrà a letto con il cicciobello, il dolce forno (esiste ancora?), la casa della Barbie, l’astronave di Lego, il dino-robot. Però verrà un giorno in cui il regalo negletto sarà ripescato, molto dopo che avrete smontato albero e presepe, magari già in primavera, in un pomeriggio di noia che cicciobello e dino-robot non riusciranno a dissipare. Lui, lei aprirà il libro. Felice che quel vecchio barboso di Babbo Natale l’abbia lasciato sotto l’albero. Eccone qualcuno che vi consiglio (e ne prometto altri).
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S. McBratney, A. Jeram, Indovina quanto bene ti voglio (Nord-Sud € 18,90). È un gioco che faccio coi miei figli: “ti voglio bene da qui alla Luna”, “e io te ne voglio come mille universi”. Dopo interminabili gare di bene in più sedute si era concordato che il massimo fosse un bene da “mille mila”. Leprottino e il papà fanno lo stesso gioco in questo pop-up che fa impazzire non solo per la bellezza dei disegni e la genialità delle “animazioni”: soprattutto perché racconta qualcosa che proprio tutti i bambini dicono e proprio tutti i genitori adorano. (Dai 2 anni in su).
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Mi vesto da solo! (Giunti kids) mi ha fatto venir voglia di regalarlo a mio figlio che si rifiuta di comprare scarpe coi lacci per la scomodità di allacciarle. Ha nove anni. Ma si merita questo libro-gioco geniale che, aperta la cerniera, offre altre difficoltà da superare: bottoni, asole, poussoir e naturalmente stringhe. Perfetto dai 3 anni, se si tratta di bambini mediamente inclini all’indipendenza. Utile in età più tardiva, in casi come mio figlio.
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AA.VV. La storia più lunga dell’universo (Mondadori € 16,00). Non so voi, ma io ho fantasticato per tutti gli anni della scuola di poter creare una cronologia universale illustrata che mettesse in fila nel tempo (e nello spazio: su un foglio!) la storia, la letteratura, la filosofia, l’arte, la storia della musica, dell’arredamento e di tutto ciò che l’uomo ha creato e scoperto. Se l’avessi avuto da piccola, questo “libro” mi avrebbe fatta impazzire: non si sfoglia masi srotola, diventa lungo due metri. Anzi, lungo 13,7 miliardi di anni. È esattamente la cronologia di cui fantasticavo. Dal Big Bang a oggi, con disegni e milioni di informazioni da scoprire. Da appendere in camera dei bambini… da 5 anni a 99.
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William Wondriska, Gli animali erano arrabbiati (Corraini € 16,00). Accaldati e annoiati, gli animali della giungla cercano pretesti per bisticciare. Vi dice niente, questa storia? Ognuno attacca i difetti dell’altro. La reazione a catena è quella che immaginate: sì proprio quella dei litigi dei bambini. Di sicuro dei miei figli. Ma è necessario ammettere che a volte anche i grandi…
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Silvia Ziche, Disney d’autore (Disney Libri € 14,90, pp. 529). Ho la fortuna di sentire Silvia Ziche ogni settimana: lei disegna la vignetta che apre Donna Moderna e io ho il compito di farla mettere in pagina. Il più delle volte la metto anche sul mobile dietro la mia scrivania: per esempio ho appeso quella in cui Lucrezia – il suo personaggio – dice: «Dovrei regolare lo specchio… ho l’impressione che vada un po’ troppo avanti»; e quella in cui la Befana si lamenta con Lucrezia: «È tristemente vero quello dicono le statistiche. A parità di grado e capacità, le donne guadagnano dal 23 al 40% in meno rispetto agli uomini. Altrimenti perché io girerei su una vecchia scopa e il collega ben pasciuto su una bellissima slitta tirata da splendide renne?». Silvia è il momento piacevole della mia settimana. E poiché è “nata” come disgnatrice Disney, eccola di nuovo all’opera con Topolino e Paperino in questa raccolta di storie scritte e illustrate da lei. Serve che dica altro per farvi venire voglia di leggerle?
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(continua)…
Scritto da: Francesca Magni
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Ci pensavo ieri mattina andando al lavoro, cercando di ricordare a quando risalisse il mio amore per la lettura ed ho riportato alla memoria uno dei miei primi ricordi riguardo i regali di Natale. Mi avevano regalato due libretti, piccoli, cartoncino leggero, uno aveva dei palloncini disegnati. Mia mamma mi ha convinto a regalarne uno alla mia migliore amica. Beh, non mi ricordo di aver sofferto tanto a privarmi di qualcosa come di quel libretto sgualcito, di poche pagine e di poco valore.
Mi dispiace per i miei figli, i miei nipoti e per i figli dei miei amici: un libro rimane per me un regalo insostituibile…
Qualche giorno fa mio figlio, leggendo con il consueto disimpegno Diario di una Schiappa, ha convocato me e suo padre al grido di: «C’è una cosa che dovete assolutamente leggere!» e ci ha somministrato le righe in cui il protagonista si lamenta del fatto che, passati i dieci anni, i regali di Natale diventano cose strane: un maglione, un cesto porta biancheria, un libro… Mio figlio ha commentato: «Diario di una schiappa è molto istruttivo: per i genitori!».
Noi naturalmente non ci siamo fatti istruire, e sotto l’albero troverà anche lui “cose strane”, specie quelle del terzo tipo…
Amo i libri. Sono immersa dai libri a casa e al lavoro. Ho iniziato a sfogliarli e leggerli anche con mia figlia, a letto, da quando aveva pochi mesi. Ora ha 7 anni e mezzo e la sua meta preferita, quando si esce, è la libreria, o la biblioteca. L’ultimo giorno di scuola ha preso il “diploma” come migliore lettrice dell’anno della classe II. Legge contemporaneamente più libri e ci racconta di cosa parlano. Siamo contenti di questa sua passione. I libri, per lei, non sono “cose strane” ma cose necessarie. Per fortuna!
Appartengo ad una famiglia di accanite lettrici: mia mamma legge di tutto, dai quotidiani, riviste, libri, ricette, libri… qualsiasi cosa che sia istruttivo!
Io e mia sorella ci scambiamo di continuo libri e titoli, ogni ricorrenza è buona per regalare ( e ricevere) un libro… Mia nipote quando legge si isola dal resto del mondo… ormai non so neppure più cosa regalarle perchè legge ad una velocità del fulmine! Un libro (ma di quelli belli spessi) le dura in media due giorni! Legge di tutto dalla Austen ad ogni genere di libro fantasy apparso sul mercato….
Spero di trasmettere questo “gene” della lettura anche a mio/a figlia (se mai ne avrò di figli)… E se dovesse capitarmi un figlio che i libri li usa come spessori da mettere sotto ad un tavolo malfermo??? Che faccio???
due parole in merito al regalo più bello: nessun altro dono mi è mai giunto più gradito di un piccolo libro fin da quando ero bambina…. ancora li ricordo i due libri illustrati con storie di piccoli cani, Tiny e Tibby! Avevo quattro anni ed erano circa gli anni ’60. Da allora ho “buttato” quattro case, cinque auto, un matrimonio, perso la mia famiglia, il mio gattone storico, amici ritrovati e ripersi, ma i libri sono ancora con me anche di più: leggo anche in inglese e il piacere di rileggere i miei preferiti in lingua originale (consiglio per esempio il My family and other animals di G.Durrell o la fantastica autobiografia di A.Christie) ha il potere di risanare una serata storta, un fine settimana solitario, una discussione troppo animata al lavoro.
La lettura mi ha salvato la vita quando ero una bambina troppo sola con una madre malata, poi un’adolescente curiosa e saputa, regalato pomeriggi di barca a vela e serenità leggendo con e per i miei nipoti, mi ha fatto ridere e piangere inisieme a chi amavo, e sono anche io una di quelle zie i cui regali finiscono per essere prevedibilmente accantonati a favore dell’ultimo giocattolo o del trucco più aggiornato da parte delle mie splendide adolescenti….. ma vorrei dire di non perdere la speranza perchè poi ci sono i ritorni, non sempre immediati ma straordinari…..dieci anni fa ho “impacchettato” la vita di M.Mead per la mia nipote preferita….. e il prossimo ottobre lei vola a Londra per studiare antropologia; magari non c’entra nulla o invece sì, comunque mi piace pensarlo……e infine se anche i libri fossero solo zeppe da mettere sotto i tavoli traballanti andrebbe bene ugualmente…… vuol solo dire che servono a tutto, ma proprio a tutto e non di molto altro si può dire lo stesso
Anchio ho sempre amato i libri sin da piccola. a casa mia i miei genitori, gente molto semplice, ha sempre comperato e letto un quotidiano ma non i libri. ricordo solo che ad una Befana (allora i regali li portava solo la Befana) (capirete che avendo io 65 anni…..) hanno regalato a mia cugina alla quale non piaceva e non piace tutt’ora leggere libri , due libri e a me, accanita lettrice, una giostra. Che rabbia…..
Un consiglio da voi: voglio regalare ad un nipote (figlio di un mio nipote) che ha quasi otto anni è molto vivace non riesce a stare fermo ed è orgoglioso(non ammette mai di non sapere quella tal cosa) un libro che lo appassioni , ho provato lo scorso anno un libro su Peter Pan con figure , l’abbiamo letto assieme ma poi….lo ha abbandonato. mi suggerite qualcosa?
Grazie a tutti voi.
Maria Grazia
Ciao Maria Grazia, se tuo nipote è molto curioso e soprattutto non ammette mai di non sapere una tal cosa… ti consiglio libri su natura e scienza per bambini. Per farti un esempio il bambino di una coppia di amici a cui abbiamo regalato un libro sui dinosauri con foto e spiegazioni delle caratteristiche dei vari animali, lo ha imparato a memoria e costringe la mamma (lui non sa ancora leggere e la mamma in realtà…non è molto felice del ns regalo!!!!) ogni sera a leggerlo con lui! In libreria ce ne sono diversi tutti molto carini e dei più disparati argomenti. Ammesso che tuo nipote ami animali, natura, scienze.
ciao
Cara Maria Grazia, io ti consiglio IL PAESE DI SOLLA SULLA di DR. Seuss (Giunti Junior). E’ un libro in rima con disegni divertentissimi e la storia è più o meno questa: il protagonista sente parlare si Solla Sulla, paese di cui si dice “soffre poco chi è là, o quasi nulla” e così parte per raggiungerlo. Affronta avventure e traversie di ogni tipo, sempre in rima scatenata e divertentissima anche per i grandi, e alla fine… be’, come puoi immaginare, Solla Sulla non mantiene la promessa, in compenso c’è un nuovo paese verso il quale incamminarsi, che di nuovo promette felicità senza fatica… E’ una fiaba dalla morale lampante, ma una fiaba che non “i fa la morale”: ti diverte. E intanto ti avverte…
Io lo regalerei non solo ai bambini (perfetto dai 6 anni in su) ma anche ai grandi!